Agnes Browne mamma

Brendan O’Carroll

Editore: Neri Pozza

Il nostro giro attorno al mondo ci conduce alla scoperta di uno dei più famosi showman irlandesi: Brendan O’Carroll, autore, attore, regista, sceneggiatore e commediografo. La sua carriera è stata un susseguirsi di trionfi: dall’acclamato programma radiofonico Mrs Browne Boys, ai grandi successi teatrali, fino al best seller d’esordio, Agnes Browne mamma, pubblicato nel 2008 e tradotto in numerose lingue, cui hanno fatto seguito le altrettanto fortunate opere I marmocchi di Agnes, Agnes Browne nonna e Agnes Browne ragazza (prequel). Dal primo libro della serie è stato tratto il film La storia di Agnes Browne, che ha concesso fama internazionale a O’Carroll.

Agnes Browne mamma si caratterizza come un capolavoro di comicità, un grandioso ritratto di donna e un inno alla Dublino di fine anni Settanta.
Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, dalla simpatia irresistibile, ha sette figli, un’autentica venerazione per Cliff Richard e un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino. Ha, purtroppo, anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni.
Un bel giorno, però, Rosso Browne muore ed è allora che Agnes, rimasta sola, comincia a godersi davvero l’esistenza. È l’inizio di un carosello di vicende esilaranti, vissute in coppia con l’amica Marion, autentico genio comico; a esse si alterna la gestione dei figli, che sottoponendole i propri dilemmi adolescenziali la obbligano alternativamente a improvvisarsi consigliera o a vestire i panni dell’angelo vendicatore. Senza il marito attorno, Agnes sembra tornata la ragazza di un tempo.


Proseguiamo la nostra scoperta del paese con alcune curiosità.

Figure femminili notevoli non si incontrano soltanto nella letteratura irlandese, ma anche nella sua storia. Fra queste spicca Grace O’Malley, una regina pirata vissuta nel XVI secolo. Stimata per la sua abilità come combattente, alla morte del marito gli subentrò al comando di una flotta pirata ed ebbe l’ardire di sfidare nientemeno che la sovrana d’Inghilterra Elisabetta I.

Secondo la leggenda, un’altra sfida, questa volta fra giganti, sarebbe all’origine delle Giant’s Causeway, 40.000 colonne di basalto esagonali che emergono dal mare e che dal 1986 sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco. L’incredibile formazione rocciosa è in realtà il risultato di un’esplosione sotterranea di natura vulcanica, risalente a 60 milioni di anni fa.

L’Irlanda si caratterizza anche per altri luoghi particolari dal punto di vista paesaggistico. Fra questi spicca il Burren, un piccolo altopiano di roccia calcarea che si erge nella Contea di Clare. Apparentemente arido, esso è in realtà ricco di corsi d’acqua sotterranei, che nei secoli hanno formato moltissime grotte. Qui si trovano ancora oggi specie di piante artico alpine – residui dell’era glaciale – che convivono con specie mediterranee.


Anche questa volta chiudiamo questo interessante viaggio in Irlanda scegliendo la ricetta che è un po’ il simbolo del paese: il Soda Bread, un pane senza lievito che viene mangiato a colazione e qui proposto nella versione “Brown”.

Ricetta: https://www.irlandando.it/cultura/cucina/ricette/pane-e-scones/ricetta-brown-soda-bread/

Per approfondire:
Neil Wilson… [et al.], “Irlanda”, Torino, EDT, 2018, pp. 674-676 (https://bimetrove.regione.veneto.it/SebinaOpac/resource/irlanda/VIA3010613?pb=VIAVM)

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