Il 13 agosto di 122 anni fa nasceva a Londra uno dei più importanti cineasti della storia del cinema mondiale, Alfred Hitchcock. Fu un regista estremamente prolifico: dagli esordi in Inghilterra negli anni Venti fino alla sua morte nel 1980 a Hollywood si contano più di sessanta sue opere. I suoi capolavori si concentrarono tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà degli anni Sessanta; si cimentò anche in una serie televisiva di gialli di notevole successo.

Difficile la scelta delle opere da proporvi tra tante eccellenze, perciò abbiamo preferito due pellicole non troppo famose ma interessanti e particolari all’interno della sua produzione, nelle quali la citazione che segue trova la sua spiegazione:

Per produrre suspense, nella sua forma più comune,
è indispensabile che il pubblico sia perfettamente informato di tutti gli elementi in gioco.
Altrimenti non c’è suspense.”



Murder (Omicidio, 1930)

Una giovane attrice viene trovata vicino al cadavere di un’amica con cui aveva dei dissapori, viene accusata di omicidio e condannata a morte. Un membro della giuria non convinto della sua colpevolezza indagherà per trovare il vero colpevole.

In questo film viene utilizzato il Whodunit (la vicenda si basa sull’enigma: chi ha ucciso?/chi l’ha fatto?) come raramente succedeva nei lavori di H. che non amava particolarmente il genere perché lo considerava privo di emozioni. In questo caso le emozioni risiedevano nell’intreccio degli avvenimenti e nei dialoghi degli attori.

Dial M for murder (Il delitto perfetto, 1954)

Un ex-campione di tennis orchestra l’uccisione della ricca moglie che teme voglia divorziare da lui per stare con un altro uomo, portandolo così alla bancarotta. Ma le cose non vanno come il marito si era prefigurato e i colpi di scena sono dietro l’angolo.

Film con effetto 3D girato con impostazione teatrale all’interno di un salotto in cui si svolge l’intera azione. “Ottimo Hitchcock d’annata, che con un meccanismo di altissima ingegneria confeziona un thriller di incomparabile precisione. Stavolta la suspense […] cede il passo alla perfezione dell’intrigo: non vi troverete una smagliatura nemmeno rivoltandolo all’infinito […].” (Massimo Bertarelli, ‘Il Giornale’, 7 luglio 2001).  

Vi segnaliamo inoltre, per approfondimenti sullo stile del maestro, il film The lodger: a story of the London fog (Il Pensionante), del 1926. Prima pietra angolare della lunga carriera di H. in cui sono già in nuce tutti gli elementi e i temi che contraddistinguono la sua opera: “del dubbio, del falso colpevole, della persecuzione mentale, dell’ossessione psicologica che ‘minaccia’ dall’interno del pensiero e ‘dietro lo sguardo’ dei personaggi tutto lo svolgersi dei fatti.” (cit.**). Il film può essere visto gratuitamente in streaming, sulla ReteINDACO del catalogo della biblioteca, BIMETROVE.

Per saperne di più consigliamo:

La biblioteca possiede varie opere del maestro. Ecco il link alla lista completa: https://bimetrove.regione.veneto.it/SebinaOpac/query/hitchcock%20alfred%20KF_KITH:%22materiale%20video%22?pb=VIAVM&bib=VIAVM&context=catalogo

Visioni. Alfred Hitchcock dall’Inghilterra a Hollywood
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